Giovanni Locci – Abitudine
Spostando lo sguardo dall’abitudine, trovai la giusta via.
Spostando lo sguardo dall’abitudine, trovai la giusta via.
Che poi si tratta solo d’abitudine, se vai a vedere. Abitudine di non aver più a che fare con i suoi bellissimi occhi, con i suoi movimenti delle labbra, con i suoi sorrisi, con la sua pelle.
Sono un’abitudine? Sarà, ma sei un’abitudine che esiste dentro il mio cuore!
Mesi di sedentarietà ti fanno capire che se pure in mezzo a tanta gente rumori…
Tutti quanti nella vita almeno una volta abbiamo riflettuto sul mondo che ci circonda, sull’universo…
Magica nottequando nel tumultodei miei pensieri,un sol grido si affaccia:è il soffocare della mia voce.
Non riesco a lasciarmi scivolare le cose addosso. Mi piace fingere sia così, una di quelle che “non mi vuoi più nella tua vita? Perfetto, perché io non ti volevo nella mia” ma la verità è che non lo sono. La verità è che quando qualcuno mi abbandona, non riesco a fare a meno di interrogarmi sul perché l’abbia fatto, se magari avrei potuto fare qualcosa per impedirlo, se, se, se… Non ci riesco proprio a fregarmene, magari mi sembra sia così; ma poi arriva la sera e tutto mi piomba addosso come un enorme macigno sul cuore e posso solo ripetermi “devo andare avanti; e in un modo o l’altro ci vado. Brutta malattia, la fragilità.
Che poi si tratta solo d’abitudine, se vai a vedere. Abitudine di non aver più a che fare con i suoi bellissimi occhi, con i suoi movimenti delle labbra, con i suoi sorrisi, con la sua pelle.
Sono un’abitudine? Sarà, ma sei un’abitudine che esiste dentro il mio cuore!
Mesi di sedentarietà ti fanno capire che se pure in mezzo a tanta gente rumori…
Tutti quanti nella vita almeno una volta abbiamo riflettuto sul mondo che ci circonda, sull’universo…
Magica nottequando nel tumultodei miei pensieri,un sol grido si affaccia:è il soffocare della mia voce.
Non riesco a lasciarmi scivolare le cose addosso. Mi piace fingere sia così, una di quelle che “non mi vuoi più nella tua vita? Perfetto, perché io non ti volevo nella mia” ma la verità è che non lo sono. La verità è che quando qualcuno mi abbandona, non riesco a fare a meno di interrogarmi sul perché l’abbia fatto, se magari avrei potuto fare qualcosa per impedirlo, se, se, se… Non ci riesco proprio a fregarmene, magari mi sembra sia così; ma poi arriva la sera e tutto mi piomba addosso come un enorme macigno sul cuore e posso solo ripetermi “devo andare avanti; e in un modo o l’altro ci vado. Brutta malattia, la fragilità.
Che poi si tratta solo d’abitudine, se vai a vedere. Abitudine di non aver più a che fare con i suoi bellissimi occhi, con i suoi movimenti delle labbra, con i suoi sorrisi, con la sua pelle.
Sono un’abitudine? Sarà, ma sei un’abitudine che esiste dentro il mio cuore!
Mesi di sedentarietà ti fanno capire che se pure in mezzo a tanta gente rumori…
Tutti quanti nella vita almeno una volta abbiamo riflettuto sul mondo che ci circonda, sull’universo…
Magica nottequando nel tumultodei miei pensieri,un sol grido si affaccia:è il soffocare della mia voce.
Non riesco a lasciarmi scivolare le cose addosso. Mi piace fingere sia così, una di quelle che “non mi vuoi più nella tua vita? Perfetto, perché io non ti volevo nella mia” ma la verità è che non lo sono. La verità è che quando qualcuno mi abbandona, non riesco a fare a meno di interrogarmi sul perché l’abbia fatto, se magari avrei potuto fare qualcosa per impedirlo, se, se, se… Non ci riesco proprio a fregarmene, magari mi sembra sia così; ma poi arriva la sera e tutto mi piomba addosso come un enorme macigno sul cuore e posso solo ripetermi “devo andare avanti; e in un modo o l’altro ci vado. Brutta malattia, la fragilità.