Giovanni Locci – Frasi sulla Natura
Il prato il tuo pavimento, il cielo il tuo tetto.
Il prato il tuo pavimento, il cielo il tuo tetto.
E anche questo mese di marzo volge al termine e dopo pioggia, vento e freddo sembra volersi far perdonare per le sue pazzie salutandoci con una bella giornata di sole. Arrivederci mese pazzerello.
Io non attribuisco alla natura né bellezza né bruttezza, né ordine né confusione, giacché le cose non si possono dire belle o brutte, ordinate o confuse, se non relativamente alla nostra immaginazione.
Anche la natura può diventare una trappola, puoi rimanere incastrato dentro ad un cespuglio di rovo e tutto questo ti porta a non credere più a nulla, se non al destino.
Che bei momenti nelle ultime sere di neve, mentre la primavera distratta da quel manto si addormenta accanto alle baite dipinte di bianco e di blu. Che bei momenti questi, che regalano ancora per poco un aprile vestito da sposa.
Forse non meritiamo quello che la natura ci regala, e non sappiamo apprezzare la sua generosità.
Le onde i scontrano con gli scogli come uno schiaffo pieno di rabbia che libera tutta la sua potenza in dei bianchi schizzi d’acqua. E al mattino, tutto torna alla normalità. Le onde si rappacificano in una dolce carezza piena di riflessi di luce.