Giovanni Papini – Filosofia
L’imbecillità dei filosofi “profondi” è così immensa che è superata soltanto dall’infinita misericordia di Dio.
L’imbecillità dei filosofi “profondi” è così immensa che è superata soltanto dall’infinita misericordia di Dio.
Io ho imparato che me stessa è sacra, dato che nessuno ne ha mai avuto rispetto e cura, compresa io…
Ci sono occhi che guardano oltre i recinti prima di specchiarsi nei propri labirinti.
Essere è di chi rispetta il proprio pensiero avendo dignità di se.
Il nullaNon avere più un corpo, un’anima, una ragione di vita…essere solo un agglomerato informe di pulsioni, istinto e sudore.Guardarsi allo specchio e vedere il buio e l’universo.Assaporare il vento… percependo il nulla in un niente.
Il grido della carne è: non aver fame, non aver sete, non aver freddo. Colui che abbia soddisfatto questi bisogni, o che si aspetti di poterli soddisfare, può gareggiare in felicità anche con Zeus.
Sii gentile, perché ogni persona che incontri sta già combattendo una dura battaglia.
Io ho imparato che me stessa è sacra, dato che nessuno ne ha mai avuto rispetto e cura, compresa io…
Ci sono occhi che guardano oltre i recinti prima di specchiarsi nei propri labirinti.
Essere è di chi rispetta il proprio pensiero avendo dignità di se.
Il nullaNon avere più un corpo, un’anima, una ragione di vita…essere solo un agglomerato informe di pulsioni, istinto e sudore.Guardarsi allo specchio e vedere il buio e l’universo.Assaporare il vento… percependo il nulla in un niente.
Il grido della carne è: non aver fame, non aver sete, non aver freddo. Colui che abbia soddisfatto questi bisogni, o che si aspetti di poterli soddisfare, può gareggiare in felicità anche con Zeus.
Sii gentile, perché ogni persona che incontri sta già combattendo una dura battaglia.
Io ho imparato che me stessa è sacra, dato che nessuno ne ha mai avuto rispetto e cura, compresa io…
Ci sono occhi che guardano oltre i recinti prima di specchiarsi nei propri labirinti.
Essere è di chi rispetta il proprio pensiero avendo dignità di se.
Il nullaNon avere più un corpo, un’anima, una ragione di vita…essere solo un agglomerato informe di pulsioni, istinto e sudore.Guardarsi allo specchio e vedere il buio e l’universo.Assaporare il vento… percependo il nulla in un niente.
Il grido della carne è: non aver fame, non aver sete, non aver freddo. Colui che abbia soddisfatto questi bisogni, o che si aspetti di poterli soddisfare, può gareggiare in felicità anche con Zeus.
Sii gentile, perché ogni persona che incontri sta già combattendo una dura battaglia.