Giovanni Verga – Acqua
Il mare non ha paese nemmeno lui, ed è di tutti quelli che stanno ad ascoltare, di qua e di là dove nasce e muore il sole.
Il mare non ha paese nemmeno lui, ed è di tutti quelli che stanno ad ascoltare, di qua e di là dove nasce e muore il sole.
Solo nelle profondità del mare sono libera di volare.
I neonati sono puri e trasparenti come l’acqua, noi adulti dovremmo ricordare più spesso come…
L’acqua è come l’artista: evanescente, trasparente, gorgogliante, ghiaccia e bollente, toccabile, accarezzabile, coccolabile ma imprendibile….
E si è come l’acqua, spesso, liquidi ed inconsistenti, ma tanto potenti da farsi corso e varco, scalfire e sgretolare rocce calcaree, raggiungere sponde frastagliate e confondersi in un mare sconfinato.
Io rifletto.La ricerca della profondità è affascinante, abissi infiniti, scuri fondali, elettriche acque e più ci si inabissa, più la meta sprofonda tra i mille se della mente.A volte ciò che cerchiamo galleggia e lo notiamo tremolante solo riemergendo dal blu.Io riflesso.
L’uomo che ha visto il mare non sa più pensare ad altre acque.