Giulia Carcasi – Anima
Se riuscissi a trovare quello che non c’è, bhè allora hai trovato qualcosa di solo tuo. E se qualcun altro vede quello che vedi tu, bhè allora hai trovato qualcuno che ti vive.
Se riuscissi a trovare quello che non c’è, bhè allora hai trovato qualcosa di solo tuo. E se qualcun altro vede quello che vedi tu, bhè allora hai trovato qualcuno che ti vive.
Ho imparato ad amare le anime non l’apparenza!
Già fin d’allora i sentimenti erano quelli che dovevano restare per sempre: l’incertezza del proprio valore, un continuo oscillare fra l’autostima e lo scoraggiamento, fra un idealismo al di sopra delle cose del mondo e un naturale appetito dei sensi, e come allora, anche cento volte più tardi ho visto quei tratti della mia natura talvolta come una spregevole malattia, talatra come segno di merito.
L’anima nerasi serve della penaper farti catena.L’anima biancaanche se stancaal sorriso mai manca.
Quando arriva il dolore non lo riconosci subito, indossa vesti strane, si cela dietro un sorriso, non lo senti fino a quando ti trapassa l’anima. Impotente ne vivi l’invasione che, attraversandola, lacera pezzo dopo pezzo ogni angolo del tuo dentro, impadronendosi del suo sostrato, ibernando ogni piccola fibra che potrebbe reagire… e li devi vivere tutti gli stadi del dolore, arrivare al fondo, sentirti annientata, chiuderti al mondo. E poi… poi ti guardi senza nascondere gli strappi, ti parli senza paura di sentirti ferita, ti tendi la mano per aiutarti a rialzarti, e non c’è tristezza, non c’è emozione, c’è consapevolezza cruda del prima, del durante, e del dopo, ora, adesso…. sei una tavola bianca su cui ricominciare a scrivere la storia della tua vita prendendo dalla profondità di quegli squarci la distanza da ciò che non può più appartenerti, da ciò che dietro un sorriso può nascondere un dolore indiretto, subdolo, inatteso!
Non ci sono emozioni oltre le mura dei sentimenti. In esse si annidano gli attimi…
La mia anima è difettosa: “a. A. a. Cercasi anima di riserva”