Giulia Franchi – Vita
“A che cosa pensi?” Chiede un uomo ad una donna. “Niente” le risponde lei. Sappiate, però, che dietro al “niente” di una donna si cela un universo sconosciuto all’uomo.
“A che cosa pensi?” Chiede un uomo ad una donna. “Niente” le risponde lei. Sappiate, però, che dietro al “niente” di una donna si cela un universo sconosciuto all’uomo.
L’albero dai frutti d’oro risplende in una terra lontana, se cerchi di vederlo la vista si perde nell’orizzonte dei pensieri, se lo vedi è nascosto dalle paure dei sentimenti, i suoi frutti impossibili chiusi nella gabbia del cuore del tempo imprigionano la ricchezza del saper dare, gustare lo splendore dell’albero dai frutti d’oro è come aprire una porta chiusa alla realtà che si vive, cogliere i suoi frutti è scoprire il sapore di essere nei raggi illuminanti dell’amore.
“Addio” ha il sapore un po’ amaro della chiusura, del distacco permanente. Mentre so in cuor mio che difficilmente riuscirò a mettere la parola “fine” a questo capitolo, a chiudere la porta a chiave.
Credo che l’essere umano sia come un fiume, puoi deviarne il corso, ma alla fine sfocia sempre nel mare.
La vita è un percorso. Se volete arrivare alla fine, beh… andate, correte, la via è libera ma non facile.
“Io e te, per sempre” No, niente è per sempre, tutto è destinato a finire, tutti moriranno prima o poi.
Penso che non c’è nessuna differenza tra gli esseri umani, di intelligenza o razza, così profonda come la differenza tra il malato ed il sano.