Giulia Guglielmino – Società
Ma dico io: la gente infelice perché non si guarda allo specchio piuttosto che passare il tempo a sperare che gli altri siano ugualmente infelici!?
Ma dico io: la gente infelice perché non si guarda allo specchio piuttosto che passare il tempo a sperare che gli altri siano ugualmente infelici!?
Certe cose nella vita ti danno modo di pensare che forse è inutile continuare a sognare…Ed altre, invece, ti portano a credere che se non sogni, non hai niente. Perché i sogni ci lasciano vedere ciò che la realtà ci copre.
Non conta ciò che si pensa davvero, conta ciò che si fa credere agli altri che si pensi.
Cedere alla paura significa rinunciare alla libertà e a tutto il resto, quindi già dire di avere paura significa far loro piacere. E quindi non lo dirò.
In uno stato che ci vuole schiavi essere liberi almeno nel pensiero non è un piacere, è un obbligo.
La peggior epoca storica è quella in cui l’amore può essere acquistato, la passione ipotecata e la felicità un abbaglio sbiadito. L’epoca storica peggiore è quella in cui diventano artisti i mistificatori e i figli benedetti, i brutti divenire belli e gli svenduti parlare alla folla. L’epoca storica peggiore è quella in cui il potere passa agli aguzzini e il popolo non considera la propria schiavitù.
Siamo la generazione dei futuri disoccupati, quelli che erano destinati ad esserlo fin dalla nascita. Siamo i figli di una generazione che ha caricato sulle nostre spalle un enorme debito. Siamo coloro che vedono ogni giorno svanire sogni e speranze insieme ai fondi destinati all’istruzione. Siamo noi che non possiamo pensare di avere una famiglia perché sappiamo che non avremo mai la stabilità necessaria per averne una. Tanti continueranno a dire che siamo i “giovani d’oggi”, ragazzi che non hanno né ambizioni né valori. Continueranno a dirlo, senza chiedersi mai, perché abbiamo smesso di credere in un paese che non crede più in noi.