Giulia Guglielmino – Stati d’Animo
È strano quando si arriva ad ammettere a sé stessi che si ha la volontà di tenersi un “ricordo” piuttosto che recuperarlo e farlo vivere nel presente.
È strano quando si arriva ad ammettere a sé stessi che si ha la volontà di tenersi un “ricordo” piuttosto che recuperarlo e farlo vivere nel presente.
Tutto passa e vola via. Ciò che resta sono ricordi, emozioni.
Ci sono persone che hanno preso calci nel sedere e hanno paura di girare le spalle, perché amare è anche voltare le spalle e fidarsi di quelli a cui doniamo il cuore. Io sono uno dei tanti che ne ha presi di calci, ma ho ancora voglia di voltare le spalle, fidarmi e ritornare ad amare.
Di solito la gente abbinava alla deturpazione fisica una propensione alla malvagità direttamente proporzionale. Senza riflettere che il male per nutrirsi deve essere seducente, accattivante. Deve attirare a sé il mondo che ha intorno con la promessa della bellezza e la premessa del sorriso. E lui ora si sentiva come l’ultima figurina mancante per completare l’album dei mostri.
C’è una cosa che ho assimilato durante tutti questi anni: finché ci si ciba delle emozioni degli altri, per quanto possano farci sobbalzare il cuore, non si sarà mai in grado di sentire fino in fondo le proprie e allo stesso modo entrare nel profondo delle emozioni altrui. Le parole lette o ascoltate suscitano un’emozione asincrona, che dipende dall’animo del singolo… il sentimento è l’oscillazione sincrona tra anime.
Se tutti i “mi manchi” che ho sentito fossero presenze sarei circondata da una moltitudine di gente vera.
Quando si è delusi dall’amore e dalla vita quotidiana ci aggrappiamo a qualunque cosa, purché ci faccia stare bene.