Giulia Strong – Vita
Se la tua Vita dipendesse dall’Amore che provo per te… allora dovresti considerarti Immortale.
Se la tua Vita dipendesse dall’Amore che provo per te… allora dovresti considerarti Immortale.
Impara a lasciare ciò che non c’è più. Spesso ti attacchi a un ricordo e lo porti sulle spalle, come un macabro trofeo. Consegna la memoria al passato e non trattenere ciò che è morto.
Se desideri vedere un mondo migliore? Dai il tuo contributo, comincia a migliorare te stesso.
Piangono le persone vere e fatte di umiltà e sensibilità. Piangono quelli che mettono cuore e anima in ciò che fanno. Piangono quelli che non invidieranno mai chi non sa piangere.
E poi ti accorgi che proprio in quei momenti in cui ne hai più bisogno ti ritrovi completamente sola con te stessa e con i tuoi problemi. Ma è solo un’altra lezione di vita. Impara a contare solo ed esclusivamente su te stessa e non sarai mai sola!
Siamo noi, siamo le anime di un tempo perduto; di un tempo passato per la gran parte a ricercare se stessi, le proprie ragioni, i propri perché, i propri volti, i propri respiri, le proprie possibilità, le proprie vergogne, le proprie speranze. Siamo noi, siamo le anime di un tempo perduto; di un tempo triste e isolato perso tra la nostra rabbia e le nostre delusioni nel vedere sempre più colori sbiadirsi e più alberi perdere le proprie foglie. Siamo noi, siamo le anime di un tempo perduto; le anime di un tempo destinato all’eternità, quegli spiriti selvaggi che hanno imparato a temere tutti e a non aver vergogna di nessuno, a contare solo su se stessi e sui propri difetti, come se anche quest’ultimi sarebbero potuti essere utili a costruire qualcosa di nuovo, forse qualcosa di comodo, qualcosa di rotto ma funzionante, qualcosa di puzzolente ma non nauseante, qualcosa di duro ma non di aggressivo, qualcosa di sottile ma non fragile. Siam noi, siamo le anime di un tempo perduto; di un tempo perduto tra i propri perché e le proprie ombre, tra i propri sguardi e i propri silenzi, tra i propri mondi e le proprie diversità. Siamo noi, siamo i dispersi delle nostre vite, raffiche di venti imprevedibili alla ricerca di cibo e conquiste.
I ricordi non hanno bisogno di essere chiamati per nome, tornano sempre comunque.