Giuliana Zarantonello – Stati d’Animo
E mi parlo. Mi racconto di me. Ironicamente.
E mi parlo. Mi racconto di me. Ironicamente.
La mia pace se n’è andata via, il mio cuore è pesante.
M’accingo a perdermi nell’infinito della notte, tra crampi morali e vie di fango, musiche decadenti e prati in fiore.
Bimbo mi chiedi cos’é l’amore? Cresci e lo saprai. Bimbo mi chiedi cos’é la felicità? Rimani bimbo e lo saprai.
Povero corpo mio, la furia del tempo ti ha vissuto, fra le sue onde tu hai navigato, hai guardato sempre avanti facendo finta che tutto fosse in sintonia con il vivere, quanta paura per un acciacco. Ora senti gli anni pesare, ti sforzi e vuoi ritornare quel giovane che eri, questa vita vestita di vecchiaia riscopre ora la sua giovinezza interiore: questo suo spirito che non muore.
Solo quando un sentimento ti morirà dentro definitivamente (e non significa smetterlo di provarlo) potrai ritrovare la serenità. Il problema è che non sai quanto durerà quel male che ti porti dentro. Ricomincerò più forte di prima. Un giorno.
E poi se ne andò, lasciandomi sola con mille pensieri, che erano gli unici che non mi avrebbero mai abbandonata.