Giuliano Cento – Vita
Tu, palloncino colorato, che sfuggi da mani acerbe di bambini golosi di zucchero filato, inseguito da correnti d’aria sgarbate, qualche volta intristito ricadi impigliandoti in scarni alberi invernali.
Tu, palloncino colorato, che sfuggi da mani acerbe di bambini golosi di zucchero filato, inseguito da correnti d’aria sgarbate, qualche volta intristito ricadi impigliandoti in scarni alberi invernali.
Nel soffiare del vento le lacrime degli uomini, nel calar della tempesta la loro speranza, nel sorgere del sole la vita.
Io penso che nessuno dovrebbe scrivere la propria autobiografia finché non è morto.
La vita? Una strada piena di incroci. Spesso sbagliati dai quali non si torna indietro. Ho sbagliato anch’io molte volte il mio percorso, ma non mi sono arresa mai. E ho cercato sempre quella piccola via che piano piano mi avrebbe ricondotto alla strada maestra. Non mollate mai, nemmeno quando vi sentite persi. Non arenatevi in un angolo. Non lasciate le vele, ne gettate l’ancora. Lottate, sempre e comunque.
Non è mai un caso quello che succede nella vita.
Smisero di mandarsi a fanculo l’uno con l’altro per colpa del mondo e decisero insieme di mandare a fanculo il mondo.
Perché tanto alla fine quasi tutti ti useranno in qualche modo, e a te non resta che guardare nuovamente lo stesso spettacolo da anni, con un sorriso stampato in faccia, facendogli credere di non aver capito nulla.