Giulio Andreotti – Ipse dixit
Cosa vorrei sulla mia epigrafe? Data di nascita, data di morte. Punto.Le parole delle epigrafi sono tutte uguali. A leggerle uno si chiede: ma scusate, se sono tutti buoni, dov’è il cimitero dei cattivi?
Cosa vorrei sulla mia epigrafe? Data di nascita, data di morte. Punto.Le parole delle epigrafi sono tutte uguali. A leggerle uno si chiede: ma scusate, se sono tutti buoni, dov’è il cimitero dei cattivi?
Ma andate a vedere cosa è un ciclista e quanti uomini vanno in mezzo a la torrida tristezza per cercare di ritornare con i miei sogni di uomo che si infrangono con droghe ma dopo la mia vita di sportivo.
Non c’è gusto a essere intelligenti in Italia. L’ironia viene presa alla lettera.
Mi uccideranno, ma non sarà una vendetta della mafia, la mafia non si vendica. Forse saranno mafiosi quelli che materialmente mi uccideranno, ma quelli che avranno voluto la mia morte saranno altri.
Io sono un architetto, fotografo quindi quasi sempre qualcosa che ha a che fare con l’architettura o la città.
Sono ancora curioso di sapere perché gli americani sono andati in Afghanistan. Spero che un giorno qualcuno ci aiuti a capirlo.
Io, povero, non bello e non ricco, ho fatto il culo al mondo e sono la Lorella Cuccarini del governo Berlusconi.