Giulio Castronovo – Verità e Menzogna
Meglio accettare una vera bugia che una falsa coerenza.
Meglio accettare una vera bugia che una falsa coerenza.
Tu che preferisti inabissarti nella morte oscura, oh re potente, nel silenzio delle note, cosa hai visto alla fine della strada?Se non era mio destino vivere e crescere con i talenti del mio cuore, da dire che la vita è una chimera (solo per alcuni), perché tanto odio e ostilità nell’impadronirsi di quella altrui, dagli apostoli viaggiatori, con le navi in agguato intorno alla terra, e dai santi la cui furia sconquassa le fondamenta del mondo? Perché l’ostilità per un semplice effetto, se la causa la cominciano sempre i servi del Serpente? Il padre copre il suo messaggero, ma il cuore di belva non vede i propri errori, solo la sua sopravvivenza e riproduzione, sempre alla ricerca di apparenze e di nascite, nella notte dello spazio, depredando civiltà, con la bibbia in una mano e la sega elettrica nell’altra. Annegati nella conquista, conversione e annientamento di Mondi, seguendo il percorso facile e sbrigativo, per instaurare il futuro-illusione ci si rinchiude nella prigione del regno che non c’è.
A volte è meglio scegliere la solitudine cruda ma sincera, che una compagnia a intermittenza con “preferibile scadenza”.
Tra gli sguardi pieni di falsità, i sorrisi sono veri solo per metà.
La gente direbbe meno bugie se la verità rendesse di più.
Nell’estrema solitudine della sua esistenza nemmeno l’eremita sarà mai solo. Egli è sempre accompagnato da un’unica e meravigliosa persona: sé stesso.
I grandi amori si annunciano in un modo preciso, appena la vedi dici: chi è questa stronza?