Giulio Federico – Stati d’Animo
La canna mi avrebbe bruciato il cervello, la sigaretta i polmoni. Così mi ubriacai d’amore bruciandomi il cuore.
La canna mi avrebbe bruciato il cervello, la sigaretta i polmoni. Così mi ubriacai d’amore bruciandomi il cuore.
Oggi sono in lutto. È morta la mia voglia di capire gli altri.
Oggi mi sento proprio lo stomaco sotto sopra, oggi è uno di quei giorni in cui mi sento soffocare, uno di quei giorni in cui vorrei camminara per ore e ore e respirare aria pulita, uno di quei giorni in cui vorrei urlare a squarciagola, uno di quei giorni in cui vorrei riuscire a farmi un bel pianto liberatorio… Ah mi sa che è arrivato il momento, devo prendere in mano la situazione, devo scegliere, o dentro o fuori.
Non saper amare è doloroso, non essere amati è doloroso ma non capire il perché è straziante!
Davanti la morte velata di tristezza Invano ci chiediamo i Perché? Ma il suo destino doveva essere lassù volando insieme agli altri angeli.
La chiave per un’esistenza dignitosa e appagante, consiste nel far prevalere il potere che è racchiuso dentro di noi, consentendoci di vivere la vita che desideriamo.
Nella mia mansarda mi metto spesso davanti alla bocca dell’abbaino, solo per vedere le nuvole. Perché allora sento che sono ancora viva.