Giulio Federico – Stati d’Animo
La canna mi avrebbe bruciato il cervello, la sigaretta i polmoni. Così mi ubriacai d’amore bruciandomi il cuore.
La canna mi avrebbe bruciato il cervello, la sigaretta i polmoni. Così mi ubriacai d’amore bruciandomi il cuore.
Il livido ci restituisce, in fastidio visivo, un graffio profondo sull’anima.
Se stai male e la tua rabbia vuole prendere il sopravvento. E le tue delusioni sfociano in atteggiamenti che non tutti possono capire e si fanno un idea di te quasi sempre sbagliata. Ricordati che nella vita in questa vita non sei da sola/lo quindi se hai gli attributi non sfogare la propria rabbia o delusione che sia in atteggiamenti che solo chi ti conosce bene comprende, alzati e fai che la tua vita migliorie.
Scrivi sempre quello che senti e fai in modo che quando scrivi di ricordare che è il libro della tua vita. Se qualcuno vuole leggerlo faccia attenzione a come lo si tocca, perché quel libro si chiama cuore, un cuore di un essere vivente.
Ogni giorno è una pagina nuova, comunque vada non sarà una pagina sprecata. Disegnando un fiore con i petali a cuore, avrai un quadrifoglio, i colori daranno vita e amore. Con la mano dipingi, il pennello accarezza i colori, distribuendo sfumature giuste, nel colorare. Il capolavoro della pagina è da ammirare.
Preferisco il silenzio ora: sono stanca di questo mondo, di gente ignorante, cattiva, con un anima così nera che fai fatica a specchiarti, incapace di confrontarsi. Basta.
Anche se il tuo cuore va in frantumi, raccogli sempre i pezzi per poter comporre il puzzle del tuo destino.