Giulio Pintus – Angelo
Nere gemme rapaci,lucide penne e artigli affilati,cuspidi rostri, bramosi istinti,angeli fieri su picchi innevati.Aspettano amore ma è solo languore.
Nere gemme rapaci,lucide penne e artigli affilati,cuspidi rostri, bramosi istinti,angeli fieri su picchi innevati.Aspettano amore ma è solo languore.
Un giorno Dio mise le ali a tutti gli angeli del cielo… solo a te non le mise, perchè non voleva che il suo angelo più bello scappasse via da lui!
Guarda… forse accanto a te c’è un angelo.
Signore, hai dato le ali agli angeli, affinché siano sempre lontani.
Aveva il viso d’angelo, ma dentro bruciava l’inferno.
L’angelo più bello deve ancora nascere. Non sei tu perché se fossi un angelo apparterresti a Dio invece tu appartieni a me.
Angelo, angelo, angelo. Perché diavolo la chiamano così. Quella lì non aveva timor di Dio come l’angelo del tempio. Era una sanguisuga, un abominio, una piaga della città, proprio come le piaghe che infliggeva alle sue vittime, che non guariscono più.