Giulio Vergine – Poesia
Un giorno presi la penna e capii che con le parole potevo toccare le corde dell’anima facendo risvegliare le emozioni più profonde sopite nella fragilità dei nobili sentimenti.
Un giorno presi la penna e capii che con le parole potevo toccare le corde dell’anima facendo risvegliare le emozioni più profonde sopite nella fragilità dei nobili sentimenti.
I fiori sono poesie che parlano al cuore delle anime sensibili.
La parola è un gradevole, quanto inutile, incastro di consonanti e vocali se non prende vita in un gesto. Chiacchierate all’infinito, tanto alla persuasione del dire, prediligo di gran lunga l’ardire del fare.
È veramente miserabile e barbaro quell’uso moderno di tramezzare tutta la scrittura o poesia di segnetti e lineette, e punti ammirativi doppi, tripli ecc.
Non basta solo una penna per scrivere, dietro ogni frase si trova un po’ di felicità e tristezza: “questo è un vero poeta”.
La poesia è l’espressione dell’anima.
Un poeta è sempre laddove si celebra l’anima a suon di versi, cioè la sua anima, la poesia.