Giuseppe Acciaro – Arte
Siamo divenuti adulti con i fumetti di Sergio Bonelli, che hanno preservato ed alimentato la nostra parte fanciullesca.
Siamo divenuti adulti con i fumetti di Sergio Bonelli, che hanno preservato ed alimentato la nostra parte fanciullesca.
Da Carmelo Bene, abbiamo appreso l’arte del disapprendere,dello sperpero dell’arte, della generosità autentica di chi è uscito dalla catena di montaggio. Dobbiamo a questo genio la lezionedi un arte che non consola, che non si arruffiana con il potere,che considera l’individuo non come facente parte di un socialecatalogato e omologato. Quando lo ascolti non sai cosa voglianodire quei testi. Il fatto è che nell’istante in cui Carmelo Benepronuncia una parola, in quell’istante, tu sai cosa vuol dire,un istante dopo: non lo sai più. Così il significato del testoè una cosa che percepisci, si, ma nella forma aereadi una sparizione. Lui diventa quelle parole e quelle parolenon sono più parole, ma voce. E suono che accadediventa ciò che accade, e dunque tutto… e il resto non è più niente.
L’aforisma più bello, non l’ho ancora scritto.
Ogni forma di pensiero è senz’altro arte.
Siamo divenuti adulti con i fumetti di Sergio Bonelli, che hanno preservato ed alimentato la nostra parte fanciullesca.
La tecnica non conta. Io mi occupo di emozioni.
La vera critica non è degenerativa ma costruttiva, consapevole della coscienza artistica trasmessa dalle emozioni dell’autore dell’opera.