Giuseppe Acciaro – Musica
L’industria discografica preclude sovente a dei veri artisti l’opportunità di farsi apprezzare.
L’industria discografica preclude sovente a dei veri artisti l’opportunità di farsi apprezzare.
Ogni canzone è come un dipinto.
Maurizio Ortolani, colonna sonora della mia vita ha traslocato le sue note nell’arida terra, ma la sua melodia è in me. Ricordo che m’insegnò ad entrare nei componimenti, diceva di un brano che ti emoziona “Va ascoltato tre volte”. Tre è un numero ricorrente nella vostra religione e per me la musica è un culto. La prima volta devi prestare attenzione solo alla voce cercando d’esularla dalla musica che ascolterai la seconda volta comportandoti al contrario, la terza volta sentirai solo lo strumento che più t’illumina. Ancora oggi volteggio nella stanza buia sorridendo al flauto di Ian Anderson. È così che diverrà più d’un emozione, sarà un organo in più del tuo corpo… penso con le lacrime agli occhi quale possa essere il motivo che possa accompagnare il mio viaggio… piango perché troppo poca è una morte sola.
Mentre ascolto una canzone, a volte rivivo inevitabilmente il ricordo a lei associato, la mente vola, mi emoziono ancora e in quel momento so perfettamente dove mi trovo.
Parsifal è quel genere di opera che inizia alle 6 di sera. Dopo circa tre ore guardi l’orologio che segna le 6 e 20.
Le parole producono suoni. Gli sguardi compongono melodie.
La musica è pura energia che entra prepotentemente in contatto con la nostra anima armonizzando le dissonanze che la vita ci fa patire.