Giuseppe Acciaro – Vita
Tento ora con maggiore intensità di impegnarmi per quello che vorrei ancora diventare per non soffermarmi ancora su ciò che sarei potuto essere.
Tento ora con maggiore intensità di impegnarmi per quello che vorrei ancora diventare per non soffermarmi ancora su ciò che sarei potuto essere.
Come se fosse un film, guardo la mia vita da semplice spettatrice. E, tutto ciò che mi circonda, non fa altro che aumentare quella sensazione di essere lì, ma non per davvero. Mi sento così a disagio che vorrei sparire. Non sono mai stata veramente me stessa se non a sprazzi, come una di quelle lucine intermittenti che vengono utilizzate per decorare gli alberi di Natale. Sono stanca di accendermi e spegnermi. Più mi illumino, più mi sento vuota ed inutile dopo. Lasciatemi staccare la spina.
Il mio cuore sa essere duro come la pietra ma anche morbido come l’acqua.
Il nuovo millennio e una nuova società costruita a tavolino, con un cuore di plastica e un’anima di 21 pixel.
La vita è e per questo non può chiedere scusa e non deve neanche. Siamo noi, che quando riusciamo ad odiarla, dobbiamo chiederle scusa.
Difficile che i pulitori dei bagni occupino i posti di lavoro.
Solo perchè ciò su cui noi disegniamo non è volatile come la sabbia, si vorrebbe le nostre opere fossero eterne.