Giuseppe Calabrò – Vita
A volte si vince, a volte si impara.
A volte si vince, a volte si impara.
La vita è dura ed io, come antidoto, mi cibo di sogni e mi disseto di speranze.
La religione, la politica, la società vi sfruttano e voi ne siete condizionati: venite spinti in una certa direzione. Non siete esseri umani; siete ingranaggi di una macchina. Soffrite pazientemente, sottomettendovi alla crudeltà dell’ambiente, quando voi, individualmente, avete la possibilità di cambiarlo.
Non tutte le scelte le fai perché le vuoi. Spesso ti conducono a farle.
La vita è così, lente giornate tutte uguali e emozioni improvvise che trafiggono il respiro.
Pazzi sono coloro i quali non vedono che il posto non significa niente, e che colui che ha il primo posto raramente ha l’ufficio più importante! Quanti re sono governati dai loro ministri, quanti ministri dai segretari! Qual è dunque il primo? Secondo me colui che domina gli altri, che ha sufficiente potere o astuzia per far servire le loro passioni all’esecuzione dei suoi piani.
Dovremmo agire come i testardi, continuando a sperare in qualcosa di migliore, sognando e anche illudendoci.Continuando a tenere acceso quel filo di quella candela che ogni tanto brilla all’impazzata e ogni tanto sembra stancarsi e riempire il bicchiere di ombre. Continuando a sognare, continuando a convincerci che un giorno arriverà la nostra ricompensa, prima ci convinceremo e prima verrà. Il giorno tarda sempre di più ad arrivare? Non sei abbastanza convinto allora.