Giuseppe Caputo – Tristezza
I suoi capelli brillavano al sole, il suo sorriso splendeva di una luce propria e il mio cuore piangeva all’ombra.
I suoi capelli brillavano al sole, il suo sorriso splendeva di una luce propria e il mio cuore piangeva all’ombra.
Le più grandi tragedie non sono quelle di Euripide o di Eschilo oppure di Sofocle, le più grandi tragedie sono quelle che ci portiamo dentro.
Le lacrime sono gli acquazzoni estivi sull’anima.
Alle volte è necessario piangere per ritrovare il sorriso, è necessario soffrire per rinascere, è necessario cambiare strada e viaggiare su quella per la felicità.
Il depresso è colui che si sente solo in una folla.
Era un dolore troppo forte, era come se prendessi fuoco dall’interno ma nessuna acqua era capace di spegnere l’incendio dentro di me. Le parole non servivano più.
Il suono della fine…? Un silenzio assordante che strazia l’animo.