Giuseppe Catalfamo – Amico
Sono un sognatore che per una carezza offre il “tutto”.Uguale per la primitiva rabbia se si minge di rispetto.
Sono un sognatore che per una carezza offre il “tutto”.Uguale per la primitiva rabbia se si minge di rispetto.
Che ci posso fare se amo chi resta. Se amo le persone che non dicono solo ci sono, ma al mio fianco ci restano. Che ci posso fare se non porto rancore, se alla lunga amo più il mio sorriso e il mondo colorato intorno. Che ci posso fare se da alcune persone poi mi stacco, senza dispetti o altro, perché a nascondino si giocava da bambini, adesso non più. Che ci posso fare se sono un ammasso di imperfezioni ma “tutto cuore”. Mi amo così fragile, imperfetta e strana. Vivo tutto di pancia e cuore, piango davanti ad un buon libro, un’emozione inaspettata, un film o di fronte a “buone intenzioni”. Mi chiudo se non vedo o leggo rispetto o semplicità e verità. Sono così e non cambio. Sono così e non ho intenzione di cambiare.
Amico mio, non pensiamo al domani e cogliamo insieme quest’attimo della vita che trascorre.
Natale… ito… non sorride più nessuno.
Un amico resta quando gli altri scappano. Ti apre la porta quando gli altri la…
Io non odio te… non sarebbe giusto, io odio chi ti ha fatto diventare cosi.
Si va in manicomio per imparare a morire.