Giuseppe Catalfamo – Arte
Mio personale giudizio sul 98% dei critici d’arte è che devono provare la stessa sensazione di un impotente che partecipa ad un orgia.Possono solo parlare.
Mio personale giudizio sul 98% dei critici d’arte è che devono provare la stessa sensazione di un impotente che partecipa ad un orgia.Possono solo parlare.
L’arte è intransigente e la vita è piena di compromessi.
L’arte è per noi inseparabile dalla vita. Diventa arte-azione e come tale è sola capace…
Chi vive un amico a quattro zampe conosce la gioia che sa donare. Col passare del tempo, forse esagerando, il quadrupede viene umanizzato, diventa uno di famiglia. Bene, al momento che il nostro amico ci dovesse lasciare noi dovremmo chiamare il servizio “Raccolta e Trasporto Rifiuti d’Origine Animale” (decreto ministeriale del 23.03.94) perché il Decreto Legislativo del 14.12.94 nr 508/92 considera il nostro fedele compagno dopo il decesso “Materia ad Alto Rischio per l’Ambiente”. Materia di rifiuto è la sensibilità di questi ometti che scrivono leggi e decreti. Confido nell’intelligenza (ancor più occorre sensibilità) dei burocrati, se gli spazzini sono diventati “operatori ecologici” i nostri familiari scodinzolanti potrebbero non esser più rifiuti.
La regola è seguire le regolamentazioni che regolano la società, essendo regolari con regolarità. Sopratutto le regole implicite dell’anima non regolamentate.
L’arte non consiste nel rappresentare cose nuove, bensi nel rappresentarle con novità.
La macchina fotografica per me è come una matita che sottolinea l’evidenza, risalta la bellezza che circonda e riempie le pagine della nostra vita.