Giuseppe Catalfamo – Desiderio
Se la scienza scoprisse una pillola che facesse cambiare il “gusto”, in quel che rimane vorrei diventar madre.
Se la scienza scoprisse una pillola che facesse cambiare il “gusto”, in quel che rimane vorrei diventar madre.
Io quest’anno, nell’uovo di Pasqua come sorpresa vorrei trovare tanti coriandoli di serenità da donare alle persone cattive.
Il desiderio chiede ancora desiderio, solo quello, non importa quello che già hai, perché vorresti sempre di più. Lontano dalla vera felicità, che si distingue dal fatto che non hai più bisogno dell’extra privo di affettività, ogni cosa che ti incita a buttare benzina sul fuoco della tua insicurezza, accrescendo l’idea del Dio denaro come valore supremo e unico. Vero distruttore della consapevolezza che nella vita le situazioni di maggiore pregio sono le relazioni sane, come è sempre accaduto nella storia del genere umano, fino ad alcune generazioni prima della nostra.
Amore e desiderio li conosci nella mancanza.
Sarebbe bello avere una bacchetta magica per desiderare qualsiasi cosa, vero? Eppure quando hai tutto, poi scopri di non avere niente.
Quando si reprimono i desideri, si penalizza l’anima.
Dovrebbe “dirla lunga” che la prima volta d’amore per i novelli sposi s’identifica anche con un solenne,”consumare” il matrimonio.