Giuseppe Catalfamo – Dillo in sei parole
Uguale è l’amore dei “diversi”.
Uguale è l’amore dei “diversi”.
Inconfutabile!La “verità” non può che esser una soltanto.La mia, la tua, la vostra e la loro.
Solo io so quel che voglio.
Cocaina, tua compagnia… schiavitù e malinconia.
Onorare i nostri “vecchi” sarà quando verrà quel tempo nella vita che potremmo adottarli come nuovi figli.
Sì, lo so, capita anche a te, forse fa parte di te.Cammini saettante nella via gremita,occhi a ore 12 puntati all’invisibile orizzonte,non vedi gente intorno a te, neanche lontani miraggi.La tua giornata talmente ha carpito i tuoi sensiche l’incedere da bersagliere t’appartiene.Probabilmente hai già onorato i tuoi impegni,sono le 17.00 ed è già tramonto ma sei fagocitato dai verbi “andare” “fare”.Quel vivere dov’è assurdo anche il pensaredell’esistenza del dogma “contemplare”.Fermati un istante!Chiediti dove sto andando, non il perché, solo dove.Ora rallenta e ascolta i tuoi passi e guarda quel che vedi.Osserva le mattonelle in marmo del palazzo che il tuo giubbotto rasenta, guarda il cielo, la luna, le sfumature delle cose odora,guarda con ammirazione, cazzo!Rilassati percependo le tue gambe che muovono perché la tua mente lo vuole.Ammira l’armonia degli alberi nel viale non chiedendoti troppo perché la natura è così magniloquente.Godi dei tuoi sensi.Non farli stagnare per fatue distrazioni.Potrebbero morire!
Ne bastano solo due: ti amo.