Giuseppe Catalfamo – Frasi su animali
Nutrivo pochi dubbi dell’integrità mentale di quella persona.Ebbi la conferma fosse un emerito deficiente quando mi chiese: Ma cosa te ne fai del cane?
Nutrivo pochi dubbi dell’integrità mentale di quella persona.Ebbi la conferma fosse un emerito deficiente quando mi chiese: Ma cosa te ne fai del cane?
Non è triste chi vende il proprio corpo, è vile chi lo affitta.
Cessò d’esser muto quando la prima donna apparve sullo schermo.
Ahh, che incubo… Ahh, la realtà!
Il cane non dà sentimenti “a comando”, ama talmente tanto chi lo ama, che ogni momento è buono per esprimerlo; aspetta solo che gli si dia il permesso.
Mi guardava con i suoi inconfondibili occhi felini e sembrava davvero volesse parlarmi, sembrava mi chiedesse perché le era capitato tutto ciò e quando avrebbe avuto termine. Compresi forse solo in quel periodo quanto fossi arrivato ad affezionarmi a lei. Finii anche per chiedermi che differenza ci fosse tra la mia Ten, vezzeggiata e coccolata, ed un animale qualsiasi che magari avevo appena mangiato o stavo per mangiare. Bovini, ovini, cavalli, pesci, conigli, non mi avrebbero guardato con musi altrettanto tristi ed imploranti ad un passo dalla morte? Da allora mai più ho mangiato qualcosa che avesse occhi.
Il passato non sarà mai passato, quel che è stato lascia orme e inconfutabilmente modifica il presente plasmando il futuro… che diventerà passato.