Giuseppe Catalfamo – Morte
“Sono sempre i migliori quelli che se ne vanno” è comodo dirlo per l’innato senso di prevaricazione dell’uomo, chi muore ha perso, facile dire che fosse il migliore!
“Sono sempre i migliori quelli che se ne vanno” è comodo dirlo per l’innato senso di prevaricazione dell’uomo, chi muore ha perso, facile dire che fosse il migliore!
Un morto cristiano è una tragedia…Un morto orientale è troppo lontano…Un morto islamico è un successo del nostro esercito…Un ricco morto è un andirivieni di eredità…Un povero morto è una triste storiella da raccontare al bar…Un giovane morto è vittima dell’alcool…Un adulto morto è vittima di un attentato…Un anziano morto è la prova che gli ospedali non funzionano…Un bambino morto è un’innocente…Un criminale morto, è un bene per la società…
Non si muore quando si deve, ma quando si può.
L’unica minaccia che conosco non è quella di morire, ma quella, di morire dimenticata.
Eutanasia non è eutanasia quando si muore con dignità in modo naturale.
La morte sta nascosta negli orologi (…) è il tempo, il tempo della individuazione, della separazione, l’astratto tempo che rotola verso la sua fine.
La morte non vuole gli stupidi.