Giuseppe Catalfamo – Televisione
Fossi giudice sarei clemente con chi spaccasse Centovetrine,anzi, gli comprerei nuove fionde.Esagererei in clemenza, anzi, darei medaglia d’oro al valore,a chi uccidesse un Fratello Grande.
Fossi giudice sarei clemente con chi spaccasse Centovetrine,anzi, gli comprerei nuove fionde.Esagererei in clemenza, anzi, darei medaglia d’oro al valore,a chi uccidesse un Fratello Grande.
La forma più bieca e losca dell’egoismoè quella che tutti, con benevola ambiguitàchiamano amore.
Sorridere quando sconfitti. Aiuta a vincere.
Ho deciso di spegnere la Televisione, per vedere meglio la realtà.
Per casistica c’è stata una sola donna “serial killer”, nessuna donna ha mai dichiarato guerra (Cleopatra è stata un po’ mignotta… ma va bhè, il fine per una volta giustifica i mezzi, forse era anche infatuata), dà la vita e di per sé la ama per antonomasia… Proviamo un Dio Donna per cortesia, non ci perdiamo niente…
La televisione è un apparecchio che ha trasformato la cerchia famigliare in un semicerchio.
Che senso ha la vita,cosa siamo, qual è il motivo della nostra esistenza,perché questo calvario, forse siamo parte d’un sogno, d’un incubo,o peggio siamo marionette d’un grande gioco.Dobbiamo pensare, d’altronde credo sia verità inconfutabile,che la nostra esistenza dura un attimo, la vita è solo il momento che stiamo vivendo; ora sto scrivendo, fra un secondo questo farà parte del passato dove materialmente non si può tornare, si può viaggiare in esso solo col pensiero, a volte fievole, moriamo rinascendo ogni attimo.Che senso ha; stare nel bar, ascoltare musica, parlare con gli amici, lavorare, amare, tutte cose che nel momento danno piacere,dopo non rimane niente, tutto parte del passato, è morto…e il più delle volte non rimane nemmeno il ricordo.