Giuseppe Cepparulo – Stati d’Animo
Preferisco essere una virgola che un punto.
Preferisco essere una virgola che un punto.
Fissavo le mie mani, incredulo. Non un briciolo di forza era rimasto nella mia carne, nelle mie ossa, ora così fragili. Erano questi i momenti in cui avrei desiderato morire, lasciarmi tutto alle spalle per seguire l’eterno riposo che da oltre cinquecento anni mi attendeva.
Nella mia vita ho incontrato molte persone che subito a vista sottovalutano la tua intelligenza, e poi esagerano ancora di più nel momento in cui tu fai finta di non capire. E spesso mi metto a ringraziare queste persone idiote per avermi aiutato a capire meglio l’umanità e i suoi difetti.
Sono nero come la notte ma lucente come una stella. Tutta la mia dannazione risiede in tutto questo contrasto universale!
Voglio solo scrivere, non perché mi riesca bene, ma solo perché consonanti e vocali duellano tra loro fuori di me e lasciano stare le mie battaglie interiori. Ci sono aspetti, luoghi, segreti, congiunture, perdoni, accuse che mi risiedono dentro, ognuno su un trono, a comandare i miei crucci irrisolti come fossero sudditi, ma di cui non fidarsi.
In questo periodo la mia pazienza è in viaggio verso mete lontane.
È più facile sparire nel silenzio, piuttosto che guadarsi allo specchio.