Giuseppe Conenna – Tempi Moderni
Sono anni che gli Italiani prendono a calci lo Stivale…
Sono anni che gli Italiani prendono a calci lo Stivale…
Il senso della misura è perduto, nulla ormai ha il giusto peso nella vita delle persone e questo, da quando la vita stessa non è più la misura.
Ci hanno catturato gli occhi e non siamo più capaci di fermarci e guardarci in faccia! Ci hanno catturato le attenzioni e non siamo più capaci di esternare sentimenti con la voce, e lo facciamo con simboli! Ci hanno catturato le emozioni e non siamo più capaci di avere la mani libere per stringerti e abbracciarci! Hanno fatto di noi prototipi calcolatori, con cervelli privi di riflessioni, diventando schiavi di un virtualismo che ha sostituito la generosità facendo posto al menefreghismo!
C’era una volta l’uomo: versava da bere prima alla donna, poi ad altri. C’era una volta l’uomo: apriva la portiera dell’auto, facendo accomodare la donna. C’era una volta l’uomo: aiutava a sognare i propri figli, accompagnandoli nel momento del bisogno. C’era una volta l’uomo: rispettava la donna, proteggendola, dandole conforto in ogni istante. C’era una volta l’uomo: usava galanteria e nobiltà d’animo verso il prossimo. C’era una volta l’uomo, appunto!
Per acquistare un crescente e duraturo rispetto in società, è una buona cosa, se possiedi un grande talento, di dare, presto nella tua giovinezza, un bel calcio al garretto destro della società che ami. Dopo questo, sii uno snob.
La scuola è lo specchio della società.
Beh, Mariangela, la città più bella per me oggi è Google, in First Life. Meglio del Monopoli che ora – lo sai? – ha compiuto 100 anni!