Giuseppe Davanzo – Religione
Dentro noi esiste il male e il bene. Mentre al male non c’è nessun limite ogni cosa gli è concessa. Il bene non riesce superare una piccola barriera l’umiltà e a diffondere l’amore.
Dentro noi esiste il male e il bene. Mentre al male non c’è nessun limite ogni cosa gli è concessa. Il bene non riesce superare una piccola barriera l’umiltà e a diffondere l’amore.
Sono tanti quelli che si dicono credenti in Dio,ma pochi quelli che sanno dimostrarlo.
Forse alcuni non sono destinati ad “ospitare” Dio.
Nel mio primo libro ho già trattato, o Teòfilo, di tutto quello che Gesù fece e insegnò dal principio fino al giorno in cui, dopo aver dato istruzioni agli apostoli che si era scelti nello Spirito Santo, egli fu assunto in cielo. Egli si mostrò ad essi vivo, dopo la sua passione, con molte prove, apparendo loro per quaranta giorni e parlando del regno di Dio. Mentre si trovava a tavola con essi, ordinò loro di non allontanarsi da Gerusalemme, ma di attendere che si adempisse la promessa del Padre “quella, disse, che voi avete udito da me: Giovanni ha battezzato con acqua, voi invece sarete battezzati in Spirito Santo, fra non molti giorni”. Così venutisi a trovare insieme gli domandarono: “Signore, è questo il tempo in cui ricostituirai il regno di Israele?”. Ma egli rispose: “Non spetta a voi conoscere i tempi e i momenti che il Padre ha riservato alla sua scelta, ma avrete forza dallo Spirito Santo che scenderà su di voi e mi sarete testimoni a Gerusalemme, in tutta la Giudea e la Samaria e fino agli estremi confini della terra”. Detto questo, fu elevato in alto sotto i loro occhi e una nube lo sottrasse al loro sguardo.
Grazie Signore per essermi stato accanto tutto il giorno; eri in quel bambino sorridente, in quel vecchietto zoppicante, in quell’amico che non vedevo da tempo. Mi hai fatto conoscere persone e situazioni nuove, mi hai dato possibilità diverse, mi hai fatto proposte. Grazie per tutti i tuoi segni, scusa per ciò che non ho compreso.
Credente: persona che mendica al cielo ciò che non possiede in terra.
Tra un po sarà natale, anche tra i cieli lassù e a te, caro Gesù bambino, mi prostro e rivolgo la mia semplice preghiera. Sai, lì con te hai un angelo, che per me vale tutto, più della mia stessa vita. Visto che tu sei affiancato da tantissimi angioletti e, magari, manco te ne accorgi della sua assenza. Mi rimandi sulla terra “ò creature mio”, regalami questo sogno! Mi renderesti quella pace che ho perduto, mi ritornerebbe la forza di vivere, solo per il piacere di poterlo stringere con l’immenso amore al mio cuore. Mi ridoneresti la gioia di vederlo crescere e diventare uomo. Nel mio cuore c’è il vuoto che lui ha lasciato e che mai nessuno può colmare, la mia triste malinconia, soprattutto in questo giorno santo ha solo il suo nome… il suo volto riflette nel mio umido sguardo. Per me non è mai più natale, nella mia casa mancherà il mio piccolo Gesù. Addio cuore di papà… sappi che il mio corpo vive sulla terra, ma la mia anima e il mio cuore sono lì con te!