Giuseppe Diana – Stati d’Animo
Nessuno mi capisce, nessuno mi conosce. Nessuno mi sa conoscere. Totalmente incompreso da questa società, mi ritiro nel mio guscio come una tartaruga abbandonata dal mondo.
Nessuno mi capisce, nessuno mi conosce. Nessuno mi sa conoscere. Totalmente incompreso da questa società, mi ritiro nel mio guscio come una tartaruga abbandonata dal mondo.
Le parole a volte sono come macigni, e ti abbattono se non sei forte come il marmo.
E mi rendo conto che non sono mai stata così bene. È bello usare il tuo nome quando scrivi qualcosa, non serve più che mi nasconda. Questa è libertà. Tu non sai il gusto che ha, continua a nasconderti, io ora posso essere. Alla fine questa sono io.
Non mi sfiorano le belle parole, ne ho sentite troppe. Mi conquistano i fatti, le sorprese e chi dimostra di “esserci”.
Felice di essere quella che sono, felice di essere criticata e giudicata. Si parla di ciò che colpisce, di ciò che resta, di ciò che infastidisce non di ciò che resta indifferente. Fiera di sentirmi come mi sento, orgogliosa di fronte al mondo ma soprattutto di fronte a me stessa che non sono perfetta ne santa, ma nemmeno “senz’anima”!
Oggi, le cause del dolore lancinante che ho difficilmente sopportato nella mia vita, mi sembrano solo i giochi di un maldestro infante.
Sono belle le persone spontanee. Hanno scatti improvvisi di sorrisi sinceri e sono portatori sani di vita vera.