Giuseppe Donadei – Silenzio
Da ogni parola sprecata nasce un silenzio che urla.
Da ogni parola sprecata nasce un silenzio che urla.
Vieni da me ma non venire sola porta la tua valigia di segreti, sogni, delusioni, speranze, sofferenze. Io ti ascolto e non ti giudico. Mi basta un granello di te per ricominciare a vivere. Rifugiarsi nella solitudine è una scelta quando non hai altra scelta, quando restare soli è il solo modo per stare in compagnia, è la sola via che ti resta, quando hai esaurito le parole, per urlare “aiuto”. Ora non sei più sola non siamo più soli perché l’unico che riesce ad ascoltare le tue urla è uno, che come te, non ha più parole, ma solo orecchie. La solitudine è un sentimento e come tutti i sentimenti, se condiviso, ha un altro sapore, un sapore che puoi descrivere a qualcuno che è in grado di comprendere che è in grado di comprenderti; ed è in quell’esatto istante che, come per magia, non si è più soli ma soli insieme e niente sarà più come prima.
Ho spesso rimpianto le mie parole, mai il mio silenzio. Il mio silenzio ha detto più cose delle mie parole!
Sono i vuoti che riempiono i silenzi, non i ricordi. I ricordi non sono altro che echi del cuore.
Una poesia è fatta anche di silenzio… shhhhhhhhh!
Le persone speciali ti aiutano a dire sempre quello che pensi, ti spingono a metterti in gioco ogni volta, ti lasciano essere sempre te stesso. Le persone speciali ti rendono speciale.
Il vuoto assoluto? Quando le parole restano solo parole.