Giuseppe Donadei – Stati d’Animo
Prima di partire ho respirato il mare per l’ultima volta. L’ho fatto a pieni polmoni accarezzando la convinzione che ne avrei potuto rubare un po’. Quel profumo lo sento ancora ma adesso si chiama nostalgia.
Prima di partire ho respirato il mare per l’ultima volta. L’ho fatto a pieni polmoni accarezzando la convinzione che ne avrei potuto rubare un po’. Quel profumo lo sento ancora ma adesso si chiama nostalgia.
Prima o poi impari a sorridere del tuo dolore. Perché non puoi piangere per sempre.
Sono una persona semplice e allo stesso tempo complicata. Odio la superficialità delle cose e delle persone. Sono l’eccesso e la moderazione. Sono vita, respiro e follia, sono pazzia, sorrisi ed emozioni. Sono me stesso nonostante e comunque.
Al mattino mi sveglio, penso e mi dico che ci vuole pazienza!
“Poche parole, soprattutto poche carezze, sorrisi limitati e ancor meno abbracci. Mi hai insegnato il” silenzio “, fatto di lacrime segrete, angoli paurosi, che la vita non era la” favola “che non è mi è stata mai raccontata ed le inventavo le favole, ma mai avevano un lieto fine. Ma non ci sei riuscito. Ora tremo solo per le belle emozioni, mi piace donare il mio sorriso a chi ne ha bisogno, mi” guardo “spesso e mi” ascolto”. Adesso odoro di emozioni, di parole, di sorrisi e so che sempre dopo l’inverno arriva la primavera.
La vita si vive, si attraversa, si assapora, si combatte come un estremista, ci si lascia scoppiare per ricomporsi sotto forme inaspettate e vincenti.
Mi permetto di camminare a testa alta per poche semplici ragioni: Non ho mai vantato doti che non ho, ma ho sicuramente difeso quelle che sicuramente ho. Non ho mai ferito gli altri usando segreti, fatti personali e debolezze che mi erano state confidate. Non ho mai detto niete di cui mi sia pentita perché anche un mio vaffanculo è ben pesato, dosato e calcolato a tal punto che quando esce è “schietto, sincero, diretto e certo”!