Giuseppe Donadei – Vita
È inutile prendere le cose troppo sul serio. Tanto la vita andrà comunque per la sua strada, in una direzione sempre imprevedibile.
È inutile prendere le cose troppo sul serio. Tanto la vita andrà comunque per la sua strada, in una direzione sempre imprevedibile.
Non mascherarti dietro la parola “vita”. Bevi dalla sorgente della speranza e crea la vita. Quella vera. Quella fatta di cose concrete. Quella che non deride l’intelligenza e loda l’ipocrisia. Crea la vita. Quella vissuta sulla tua pelle! Non nasconderti dietro falsi intenzioni. Spalanca le porte al reale e a ciò che è importante per te e per gli altri. Non sbirciare dalle serrature, dagli angoli spinosi delle convenienze. Sii luce nel buio. Sii padrone della tua vita, non schiavo delle abitudini degli altri. Estrapola dal tuo sogno non solo i discorsi fatti, ma anche le sensazioni e tutte quelle richieste che danno battito e vita a ciò che sei. Proietta nel tuo mondo la consapevolezza che la vita si chiama così perché è come un giardino: se non annaffiato nel modo giusto “inevitabilmente” perde vigore e nell’indifferenza muore.
La vita ci chiede continuamente di fare delle scelte e la maggior parte delle volte non è semplice. Quando sui due piatti della bilancia il peso si equivale, almeno per il cuore, dura è dover prendere solo una strada.
Se le cose stanno così vanno accettate, starci male non cambia la situazione in nessun modo, anzi la peggiora e basta. E se tutto ciò ti fa star male forse o l’accetti o deve finire qua.
Silenzio nella campagna, un cane abbaia lontano, un leggero fruscio fra i rami d’alberi solitari con le gemme pronte a schiudersi ai primi tepori di una precoce primavera. Silenzio dentro di me, sol un ronzio delle mie orecchie, un senso di pace, la vita che prosegue, uno sguardo al mio passato, non più pesante. La pace, solo quella pace che ti può dare la natura; poi un erotico moto mi pervade, antico, mi spoglio dei miei abiti, mi rotolo nudo sull’erba, e rido, grido, gioisco ed urlo che la vita è bella “nonostante”.
Se potessi rinascere, se potessi scegliere cosa diventare, chiederei di essere un’aquila, per volare più in alto possibile, dove l’uomo non può arrivare, ma soprattutto per esser fiero di me.
Cosa è bello? Tante cose, come i fiori, un bel tramonto, e la vita che vivi, che sia brutta o bella, è bella sempre e sai perché? Perché c’è qualcuno che ha pensato a te: io.