Giuseppe Donadei – Vita
Se non trovi la tua strada, torna a casa e ripartì da lì.
Se non trovi la tua strada, torna a casa e ripartì da lì.
Dicono che sembri un uomo vissuto. A pensarci bene è la vita che ha vissuto me, io avrei voluto farmi semplicemente i cazzi miei.
Oriol Valls, che si occupa dei neonati in un ospedale di Barcellona, dice che il primo gesto umano è l’abbraccio. Dopo essere venuti al mondo, al principio dei loro giorni, i bebè agitano le mani, come per cercare qualcuno.Altri medici, che si occupano di quelli che hanno già vissuto, dicono che i vecchi, alla fine dei loro giorni, muoiono cercando di alzare le braccia.Ed è così, per quanto si voglia rigirare, e per quanto se ne parli.A questa cosa, così semplice, si riduce tutto: tra due batter d’ali, senza altre spiegazioni, trascorre il viaggio.
Piantiamola di prenderci per il culo raccontandoci favole.Nella vita tutto è possibile, basta volerlo. Vivi oggi perché la vita è una sola, ciò che perdi oggi ti rimpiangerà domani e tutte le menate dove vogliamo credere che tutto sia possibile, ma non è così. La vita non è un copione dove se una parte non ti piace la correggi, dove i dialoghi e le situazioni sono perfette, ecc. La vita è una gran bastarda e a te resta esserlo ancora di più.
Un ricercatore americano molto accreditato ha calcolato che, in media, un essere umano passa quaranta giorni della sua esistenza a cercare oggetti personali che non trova. (…) Io sono decisamente fuori media e quel tempo lì mi serve a malapena per rintracciare le chiavi di casa.
E venne il giorno in cui il rischio di rimanere chiuso in un bocciolo divenne più doloroso del rischio di sbocciare.
Imparare a lasciare andare via le cose ed anche le persone se, trattenerle, significa avere accanto chi ti può ferire da un momento all’altro.