Giuseppe Drago – Religione
La tua voceLa tua voce non l’odo e pur la sento.Or mi conforta or mi riprende.Il mio cuore sussulta e anchequando alla sera mi togli un giorno,so che Tu, o Dio, me ne dai mille.
La tua voceLa tua voce non l’odo e pur la sento.Or mi conforta or mi riprende.Il mio cuore sussulta e anchequando alla sera mi togli un giorno,so che Tu, o Dio, me ne dai mille.
Chi ci pensaDue pesci rossi vivevano in un vaso di vetro. Nuotando pigramente in tondo avevano anche tempo per filosofare.Un giorno un pesce chiese all’altro: “Tu credi in Dio?””Certo!””E come fai a saperlo?””Chi credi che ci cambi l’acqua, tutti i giorni?”La vita scorre dentro di noi come un fiume tranquillo ed è un miracolo.Ma facciamo l’abitudine anche ai miracoli.Ogni giorno è un dono tutto nuovo, una pagina bianca da scrivere.Dio ci cambia l’acqua tutti i giorni.Dio non muore il giorno in cui cessiamo di credere in una divinità personale, ma noi moriamo il giorno in cui la nostra vita cessa di essere illuminata dalla radiosità costante, e rinnovata giorno per giorno, da un miracolo la cui origine è al di là di ogni ragione.
Servi il Signore; se vuoi. Non una religione, ne tanto meno una denominazione!
Cosa vuoi fare da grande? Da grande voglio fare il Papa, così potrò girare tutto il mondo, essere famoso, riverito ed ascoltato, e allo stesso tempo non fare un tubo.
Stai aspettando di sapere se Dio esiste? Non aspettarla da lui la risposta.
Perdere la propria fede – oltrepassaLa perdita di un Patrimonio -Perché i Patrimoni possono essereRicostruiti – la fede no.
Il punto di vista secondo cui il credente sarebbe più felice dell’ateo è assurdo, tanto quanto la diffusa convinzione che l’ubriaco è più felice del sobrio.