Giuseppe Ierna – Sogno
Ed io che mi immaginavo tutto diverso, illuminavo tutto quello che non c’era.
Ed io che mi immaginavo tutto diverso, illuminavo tutto quello che non c’era.
Puoi anche andare a piedi, o con una barca a vela, o restare giù da basso… le ali della fantasia ti potranno far volare più lontano, dove vuoi, restando fermo.
A volte i sogni sono solo un mezzo e non una meta.
Li ho dotati di tutti i comfort, a tenuta stagna dal reale, immuni da contaminazioni. Ecco perché non riesco più a fuggire dai miei sogni, prigioniero volontario di mille vorrei.
I sogni sono le pietre di paragone del nostro carattere.
I sogni, sogni che scivolano via dalle mani, volano via, quasi come le farfalle, si trasformano dal bruco per poi volare, vorresti catturarle, ma resti li a guardarle nella loro bellezza colorata, come i sogni, pieni di colori, pieni di voglia di catturarli sfiorarli e, resti ferma, mentre scivolano via dalle tue mani!
Dentro ai sogni ci ho vissuto, ma non è così facile. È bello sì, ma prima o poi il momento di fare di nuovo il salto nella realtà arriva. E spesso fa male, ti spacca dentro.