Giuseppe Nazareno Caruso – Paura & Coraggio
La cosa che più spaventa un uomo è la consapevolezza di non sapere.
La cosa che più spaventa un uomo è la consapevolezza di non sapere.
Sento il peso dei miei dolori, delle mie sofferenze, sento il peso delle mie lacrime e mi sono piegata davanti a… nulla. Ho paura, però cerco come un cieco la luce che mi porti in alto… li dove mi aspetta… qualcuno o qualcosa.
La vertigine non è paura di cadere, ma voglia di volare.
Io sono solo ciò che faccio e non quel che dico. Fedele a me stesso e a me stesso fedele. Solo così io sono invincibile e senza paura di avere coraggio.
Tra ferite e cicatrici sono ancora qui a combattere per il domani. Sono ancora qui senza lamentarmi, tra paure e delusioni, tra silenzi e indifferenza riesco ancora a guardare oltre a questa tristezza che mi assale, per questa realtà che mi devasta il cuore. Ma voglio trarre forza, dalle mie sconfitte, dalle mie cadute e tornare a sorridere, voglio scacciare questo velo che mi appanna l’anima, “voglio e devo” perché se non provo e non affronto le mie paure, le mie amarezze, le mie debolezze rimarrò sempre in bilico, in un vuoto sospeso tra amarezza e insicurezza.
Sfida la paura ma non sfidare chi ha paura.
Il sorriso di un bambino, cancella i ricordi intrappolati nell’anima di chi non sa perdonare.
Sento il peso dei miei dolori, delle mie sofferenze, sento il peso delle mie lacrime e mi sono piegata davanti a… nulla. Ho paura, però cerco come un cieco la luce che mi porti in alto… li dove mi aspetta… qualcuno o qualcosa.
La vertigine non è paura di cadere, ma voglia di volare.
Io sono solo ciò che faccio e non quel che dico. Fedele a me stesso e a me stesso fedele. Solo così io sono invincibile e senza paura di avere coraggio.
Tra ferite e cicatrici sono ancora qui a combattere per il domani. Sono ancora qui senza lamentarmi, tra paure e delusioni, tra silenzi e indifferenza riesco ancora a guardare oltre a questa tristezza che mi assale, per questa realtà che mi devasta il cuore. Ma voglio trarre forza, dalle mie sconfitte, dalle mie cadute e tornare a sorridere, voglio scacciare questo velo che mi appanna l’anima, “voglio e devo” perché se non provo e non affronto le mie paure, le mie amarezze, le mie debolezze rimarrò sempre in bilico, in un vuoto sospeso tra amarezza e insicurezza.
Sfida la paura ma non sfidare chi ha paura.
Il sorriso di un bambino, cancella i ricordi intrappolati nell’anima di chi non sa perdonare.
Sento il peso dei miei dolori, delle mie sofferenze, sento il peso delle mie lacrime e mi sono piegata davanti a… nulla. Ho paura, però cerco come un cieco la luce che mi porti in alto… li dove mi aspetta… qualcuno o qualcosa.
La vertigine non è paura di cadere, ma voglia di volare.
Io sono solo ciò che faccio e non quel che dico. Fedele a me stesso e a me stesso fedele. Solo così io sono invincibile e senza paura di avere coraggio.
Tra ferite e cicatrici sono ancora qui a combattere per il domani. Sono ancora qui senza lamentarmi, tra paure e delusioni, tra silenzi e indifferenza riesco ancora a guardare oltre a questa tristezza che mi assale, per questa realtà che mi devasta il cuore. Ma voglio trarre forza, dalle mie sconfitte, dalle mie cadute e tornare a sorridere, voglio scacciare questo velo che mi appanna l’anima, “voglio e devo” perché se non provo e non affronto le mie paure, le mie amarezze, le mie debolezze rimarrò sempre in bilico, in un vuoto sospeso tra amarezza e insicurezza.
Sfida la paura ma non sfidare chi ha paura.
Il sorriso di un bambino, cancella i ricordi intrappolati nell’anima di chi non sa perdonare.