Giuseppe Prezzolini – Politica
Il vero conservatore sa andare indietro perché, per andare avanti, bisogna qualche volta arretrare per prendere meglio la spinta.
Il vero conservatore sa andare indietro perché, per andare avanti, bisogna qualche volta arretrare per prendere meglio la spinta.
I politici continuano nelle offerte al rialzo, ribasso, gratis, a rate, la migliore al minor prezzo, ma l’unica offerta che tutti da sempre ci rifilano è quella all’italiana, prendi uno paghi dieci.
È più facile avere giustizia ad etti che atti di giustizia.
La politica dovrebbe essere la gestione di problemi attraverso la raccolta di idee e finanziamenti, non la gestione di problemi e idee per la raccolta di finanziamenti.
Chi mette un problema sul tappeto e non propone soluzioni sarà sempre perseguitato da chi ne sa più di lui, questa è la causa della povertà, ed è la ricchezza per i politici.
Io non voto tu non voti egli vota, forse noi non votiamo voi non votate essi governano. Chissà come?
Finalmente una buona notizia: il governo Prodi ripristina il falso in bilancio com’era prima di Berlusconi, autore della controriforma del 2002 che di fatto cancellava per legge il reato di cui lui stesso era imputato. E che, come scrisse la bibbia del capitalismo mondiale, The Economist, “farebbe vergognare anche una repubblica delle banane”. Per i reati futuri non leggeremo più sentenze di assoluzione con l’imbarazzante formula “il fatto non è più previsto dalla legge come reato”. Tutti i veri liberali, sempre pronti a tirar fuori dal taschino il modello americano, dovrebbero esultare. O magari chiedere – come fa Giacomo Lunghini sul Sole 24 ore – che la nuova legge venga ritoccata per farvi rientrare le sanzioni previste dalla 231/2001 sulla responsabilità penale delle società (pare che il testo del governo se la sia scordata).