Giuseppe Prezzolini – Uomini & Donne
Le donne commettono dei particolari reati per la loro fragilità, ma tenendo conto di questa fragilità femminile, i giudici maschi sono di solito tolleranti con loro. E dunque stiano buone.
Le donne commettono dei particolari reati per la loro fragilità, ma tenendo conto di questa fragilità femminile, i giudici maschi sono di solito tolleranti con loro. E dunque stiano buone.
Una donna malvagia tormenta. Una donna perbene annoia. Questa è la sola differenza che passa tra loro.
Ah, le donne! Non appena ci entri in confidenza sembra che ti colorino il mondo. Ci sono volte però, in cui tutto diventa un chiaroscuro.
A un uomo, la bellezza può far guadagnare quindici giorni.
Vivevano d’illusione quei due. S’illudevano di vivere con l’altro e allo stesso tempo di vivere senza l’altro.
Se la schiavitù della donna dipende dall’aver consacrato tutte le sue forze al fine di piacere agli uomini e di esserne amata, allora la sua sovranità discenderà dal dedicarsi al proprio piacere e all’amare. Amare sempre, senza riserve, senza quartiere.
Entrarle nell’anima. Appartenersi. Entrare in quelle stanze in cui nessuno è entrato mai. Diventare per lei quel pensiero che le scorre nel sangue e non da tregua. Essere in ogni suo respiro. Sensazioni uniche. Meravigliose. Speciali. Per questo non bastano le parole. Non basta parlare o scrivere di passione. Si parla di orgasmo dell’anima e si cerca quello del corpo. Non che ci sia nulla di male, ma la gianduia è una cosa, la nutella un’altra. Che confusione, e quanto siamo brave noi donne a credere alle parole! Seguiamo le parole come serpenti incantati dalla melodia, finché non ci svegliamo, ogni volta con un livido in più, pronte a cascarci di nuovo e ancora e ancora. Siamo “emozionomani”, drogate di emozioni, pronte a rincorrere il pusher di turno. Forse dovremmo solo ricordarci più spesso che nella donna il punto g è nel cervello, non nelle orecchie.