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Giuseppe Reali – Ricordi

Quando perdiamo fiducia in noi stessi, quando il nostro umore altalenante, è peggio delle montagne russe, cerchiamo sempre di aggrapparci al passato. Ma il passato, appunto, è passato, ci dice solo chi eravamo, non chi siamo. Una persona non vive di ricordi, una persona vive di momenti, di sogni. Ed entrambi stanno qui… Qui nel presente.

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    Inseguo i ricordi con l’unica speranza di trovare ancora il suono della tua voce o il profumo della tua pelle… sulla nostra panchina adesso ci sono solo due gatti, uno bianco e uno nero. Sembriamo noi… Ti ricordi quella piazzetta che ho cercato solo per noi? Ti ricordi il nostro voler scappare dalla monotonia? Ti ricordi di noi? Della nostra felicità, del nostro amore? Sembra passato un secolo dall’ultima volta che ti baciai. Sapevo che quella sarebbe stata l’ultima volta, me lo sentivo… Ti sentivo…

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    Possono i ricordi mancati torturarci a colpi di “ma” e “se”? Io credo di sì e a volte non ci si può fare nulla, ci vorrebbe un tasto reset che resettasse allo stesso tempo cuore e cervello, ma purtroppo non esiste. Vorrei non un giorno, ma ogni giorno trovare la forza per muovere un passo dopo l’altro, anche lentamente, ma andare avanti soprattutto senza guardare indietro, ma come si fa?Anche se non mi voltassi più sentirei quel profumo che amo, il tuo.

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    Quella stanza era piena di ricordi.Un cuscino aveva ancora il suo profumo un altro era macchiato di sangue.Ricordavo ancora quando Edoardo mi aveva raccolto un mazzo di rose, dimenticandosi di togliere le spine. Ovunque mi girassi ero assalita dai segni del nostro amore.Caddi sulle ginocchia e piansi, abbracciando il cuscino con il suo profumo.Alla fine, non riuscivo più a dormire a palazzo.Me ne andai appena Robert riuscì a trovare una chiatta.Ma quando lasciai Sheen, per l’ultima volta, mi sentii come se mi fossi spogliata dal passato, e avanzassi nuda e confusa verso un futuro oscuro.Avevo amato Edoardo con tutto il mio cuore, il mio corpo e la mia anima.

  • Rita Marianna Monterosa – Ricordi

    Lance acuminate senti nel cuore quando comprendi che non sei stato amato. Ti volti indietro e rivivi momenti di dolore che ti hanno condotto a l’amara riflessione d’oggi! Desidereresti non riviverli quei momenti, vorresti separarli da quelli unici e meravigliosi e dimenticarli. Purtroppo non si può! Sono legati strettamente insieme da fili inseparabili: splendidi e mostruosi chiamati ricordi. La credenza è cieca quando ci metti totalmente il cuore innamorato, e questo, si sa, è privo di razionalità.