Giuseppe Romano (Jioriu) – Tristezza
Non puoi dimenticare chi è stato sul tuo sorriso e nelle tue lacrime.
Non puoi dimenticare chi è stato sul tuo sorriso e nelle tue lacrime.
Come il vento in bufera il dolore si porta via la mia essenza e lascia qui accalcate a forma di donna le mie membra inanimate… sono solo apparenza.
Sono troppe lacrime non so contenerle… allora tieni bevile!
La sera quando il silenzio è più intenso, diventa più difficile sopportare il tormento della tua distanza!
Ho silenzi pieni di mille, urlanti parole. E sentimenti trattenuti. E lacrime mischiate a dolore. Domande sospese. Attese. Ho nel cuore più di ciò che esprimo con gesti e parole. E lascio che sia il tempo a sciogliere nodi, a ristabilire le cose.
A strapparti il cuore e gettartelo via, sono sempre coloro a cui hai teso una mano.
Percorro strade bagnate e deserte, tutti i rumori della città sono morti, la luce dei lampioni si riflette sulle pozzanghere raggrinzite dal vento, i ricordi si piegano al passare del tempo come l’erba sotto la pioggia, sono solo in questa grigia notte, solo con le mie lacrime urlate all’indifferenza del vento.
Come il vento in bufera il dolore si porta via la mia essenza e lascia qui accalcate a forma di donna le mie membra inanimate… sono solo apparenza.
Sono troppe lacrime non so contenerle… allora tieni bevile!
La sera quando il silenzio è più intenso, diventa più difficile sopportare il tormento della tua distanza!
Ho silenzi pieni di mille, urlanti parole. E sentimenti trattenuti. E lacrime mischiate a dolore. Domande sospese. Attese. Ho nel cuore più di ciò che esprimo con gesti e parole. E lascio che sia il tempo a sciogliere nodi, a ristabilire le cose.
A strapparti il cuore e gettartelo via, sono sempre coloro a cui hai teso una mano.
Percorro strade bagnate e deserte, tutti i rumori della città sono morti, la luce dei lampioni si riflette sulle pozzanghere raggrinzite dal vento, i ricordi si piegano al passare del tempo come l’erba sotto la pioggia, sono solo in questa grigia notte, solo con le mie lacrime urlate all’indifferenza del vento.
Come il vento in bufera il dolore si porta via la mia essenza e lascia qui accalcate a forma di donna le mie membra inanimate… sono solo apparenza.
Sono troppe lacrime non so contenerle… allora tieni bevile!
La sera quando il silenzio è più intenso, diventa più difficile sopportare il tormento della tua distanza!
Ho silenzi pieni di mille, urlanti parole. E sentimenti trattenuti. E lacrime mischiate a dolore. Domande sospese. Attese. Ho nel cuore più di ciò che esprimo con gesti e parole. E lascio che sia il tempo a sciogliere nodi, a ristabilire le cose.
A strapparti il cuore e gettartelo via, sono sempre coloro a cui hai teso una mano.
Percorro strade bagnate e deserte, tutti i rumori della città sono morti, la luce dei lampioni si riflette sulle pozzanghere raggrinzite dal vento, i ricordi si piegano al passare del tempo come l’erba sotto la pioggia, sono solo in questa grigia notte, solo con le mie lacrime urlate all’indifferenza del vento.