Giuseppe Scarselli – Figli e bambini
Se hai un figlio che soffre, tu non sei nessuno.
Se hai un figlio che soffre, tu non sei nessuno.
Vorrei tornare bambina, rivedere il cesto dei tesori, colorato, pieno di giochi, i miei sogni, infilarci le mani seduta con i piedi a penzoloni, il luccichio agli occhi e riempirmi di forme, colori. vorrei tornare bambina quando tutto era più candido, comprensibile e stupirmi davanti a ogni cosa, anche la più semplice.
I figli sono il nostro futuro.Talvolta, speranza. Sempre, vita.
È a te che vorrei dedicare i miei giorni, le mie ore. È di te che parlano i miei silenzi e i miei sogni. È te che voglio raggiungere ogni volta che il mondo mi crolla addosso: te; figlio mio!
Se avessi saputo che era possibile salvare tutti i bambini della Germania trasportandoli in Inghilterra, e soltanto la metà trasferendoli nella terra d’Israele, avrei scelto la seconda soluzione, a noi non interessa soltanto il numero di questi bambini ma il calcolo storico del popolo d’Israele.
I bambini da piccoli non sono cattivi, né buoni. Sono semplicemente dei bambini e per questo splendidi.
I bambini, nel loro chiedere, hanno il potere, molto raro (se non straordinario), di rendere felici due persone in modo opposto: chi si compiace di esaudire il Loro ingenuo desiderio, ed Essi stessi che l’hanno quindi esaudito.Tale corrispondenza è, volendo, l’impalcatura dell’Amore, che l’adulto aspira a riprodurre, con esiti assai più deludenti.