Giuseppe Scarselli – Figli e bambini
Se hai un figlio che soffre, tu non sei nessuno.
Se hai un figlio che soffre, tu non sei nessuno.
Troppi genitori, quando scoprono che i figli si stanno perdendo su strade sbagliate, si chiedono sgomenti: “Come è possibile? Eppure io gli ho dato tutto”. Ecco, il problema forse è proprio quello.
Una madre osserva suo figlio, lo ammira, lo contempla, poi si adagia verso il suo dolce viso e lo bacia sussurrando: “Grazie a Te, mio Dio, per questo immenso dono; i miei occhi non potranno mai vedere altra meraviglia più bella e le mie labbra mai potranno baciare amore più puro”.
Noi siamo l’infanzia di queste meravigliose creature, sforziamoci di dipingere la loro memoria, faranno di noi la loro coscienza e la nostra eternità.
Lasciate svliuppare i rami ai bambini.
Quanto vorrei un attimo, un solo attimo tornare bambina, dove le lacrime erano un ginocchio graffiato, dove una lacrima era asciugata da un bacio paterno! Come vorrei!
Carissimi genitori, ricordatevi sempre che i vostri bambini non sono né un vostro prolungamento, né adulti in miniatura.Tenete a mente quindi sia di rispettare la loro personalità, non cercando di farne a tutti i costi quello che voi vorreste che fossero, sia il loro essere bambini, quindi sì responsabilizzandoli, ma gradualmente, e senza terrorizzarli.