Giuseppe Terracciano – Luoghi comuni
Quando uno non si riconosce in quello che dice; o parla per parlare, o non sa quello che dice.
Quando uno non si riconosce in quello che dice; o parla per parlare, o non sa quello che dice.
Ciò che è diverso da noi ci spaventa.Allora si ragiona per “luoghi comuni”per “sentito dire”…il calabrese rimane per sempre mafiosoil milanese snobl’omosessuale un eccentricoil forestiero brutto e cattivo…non uno, ma tutti, indistintamentee allora montiamo i paraocchivediamo solo quello che vogliamo vederee così… tutto appare diverso.
Certo, come scalda la lana…
Eh, se avessi vent’anni di meno…
Cerchi un rifugio che non sia un tetto sopra la testa, ma dentro la tua testa tra i meandri dei pensieri sommersi.
La vita è una ruota che gira…
Quando ero giovane io saltavo i fossi per il lungo!