Giuseppe Verdi – Progresso
Torniamo all’antico e sarà un progresso.
Torniamo all’antico e sarà un progresso.
Vorrei che un giorno, la gente si ricordasse, di quello che è successo, di quello che succede, e si ricordi, di cambiare; in meglio. Vorrei che un giorno, l’evoluzione fosse solamente progresso benevolo.
Il realista è colui che parla di ogni cosa coi piedi ben piantati per terra.
La ricerca storica moderna non tiene conto d’un possibile intervento di Dio nel corso della storia poiché pensa che la storia sia un tutto ininterrotto, autonomo in se stesso.
Siamo nati nell’era della comunicazione e le persone oggi hanno paura di comunicare.
La libertà per le donne sarà veramente raggiunta quando vederle in posti di potere non sarà più un’eccezione.
Nulla è impossibile, solamente i limiti del nostro spirito definiscono certe cose come inconcepibili. Spesso è necessario risolvere molte equazioni prima di accettare un nuovo ragionamento. È una questione di tempo e di limiti del nostro cervello. Trapiantare un cuore, far volare un aereo di trecentocinquanta tonnellate, camminare sulla luna ha richiesto molto lavoro, ma soprattutto molta immaginazione. E quando i nostri grandi sapienti affermano che è impossibile trapiantare un cervello, viaggiare alla velocità della luce, clonare un essere umano, io mi dico che non hanno capito niente dei loro limiti, quelli di considerare che tutto è possibile, ed è solo una questione di tempo, il tempo di comprendere in che modo sia possibile.