Possiamo misurare il nostro grado di felicità in base al livello di accettazione di noi stessi. È fondamentale saper riconoscere i propri limiti e fare di questa presa di coscienza un punto di forza, che aiuterà a vivere in serenità noi stessi e coloro che chi ci circondano.
Recitavo, senza volerlo, la parte fondamentale dello “sporcaccione infame e ripugnante”, vergogna del genere umano che è attestata ovunque nel corso dei secoli, di cui tutti hanno sentito parlare, come del Diavolo e del Buon Dio, ma che resta sempre così diverso, così sfuggente, in terra e in vita, inafferrabile insomma.
Le persone sono più brave a sbagliare che ha fare qualcosa di buono.
Piove… piove… piove…bah… prima o poi smetterà e uscirà il sole.
Non smetterò di credere nella bontà delle persone, non smetterò di credere nella loro carità fatta per amore e non per interessi, non smetterò di credere che nel mondo ci siano anime pronti a darti una mano, un abbraccio e una parola di speranza perché se smetterò di crederci il buio coprirà il mio cuore.
A volte anch’io ho sbagliato a giudicare le persone. A volte ho creduto in loro ed ho perso. Altre volte non mi sarei fidata mai ed invece avrei sbagliato. Questo insegna che spesso non tutto ciò che vedi è così esattamente come appare.
Ci sono percorsi che non scegliamo, ma possiamo scegliere con chi condividerli.