Giusy Bodhi – Stati d’Animo
Circoscrivere un sentimento,è come voler trattenere la luce lunareall’interno di una cornice d’argento.
Circoscrivere un sentimento,è come voler trattenere la luce lunareall’interno di una cornice d’argento.
Sono dentro ad una bara fatta di lenzuola e cuscini, il posto più comodo dove avvolgermi di rimpianti e frustrazioni. Come sarcofago sarebbe anche confortevole, peccato che sia ancora vivo.
Hai affrontato le tempeste e ne sei uscito vivo. Hai voltato le spalle a chi definivi “Indispensabile”. Hai ricostruito battiti, cuore e mente per ridare una forma dignitosa alla tua anima. Hai affrontato la morte “Interiore” con una classe e una dignità che in pochi hanno. Sei rimasto in piedi e a testa alta anche di fronte a chi ti stava colpendo a morte. Cosa può oggi, farti così tanta paura da non vivere il presente? Forse solo la consapevolezza di cosa sia il dolore, il dolore vero. Quel dolore che ti spacca in mille pezzi, quei pezzi che hai cercato invano di raccogliere e rimettere assieme. Ma grazie a te, alla tua forza oggi quei pezzi sono di nuovo tutti al loro posto. Tu stai bene, sei in piedi, sei forte e soprattutto sei una persona viva. Per tanto a cosa sarebbe servito “Amarti tanto e ritrovarti” se poi decidi di tenere tutto questo per te per paura che si sgretoli di nuovo?
Non fidarti di uno sconosciuto ma neanche di chi presume di conoscerti fino in fondo.
Arrivare con la propria unica moglie a baciare pronipoti è iper-gratificante.
Il pregiudizio è un vagabondo senza mezzi visibili di sostentamento.
Ho rinchiuso il mio cuore in uno scrigno. Quello che devo decidere ora è se conservare o buttare la chiave.