Graziano Origa – Filosofia
Aprile: in New York, mi sono sono svegliato, ed ero la Sorpresa dentro un uovo di Pasqua dipinto, e siccome era primavera, mi hanno rotto nei Strawberry Fields del Central Park.
Aprile: in New York, mi sono sono svegliato, ed ero la Sorpresa dentro un uovo di Pasqua dipinto, e siccome era primavera, mi hanno rotto nei Strawberry Fields del Central Park.
Ma davvero credete che tutto ciò che si vede sia reale?
Io che sto parlando è per questo che non sono io.
Si, sono io quel folle che cerca e s’innamora sempre e solo dell’impossibile.
Preferisco morire che smettere di vivere.
Per quello che noi oggi conosciamo, la mente umana è influenzata da due soli fattori: le esperienze quotidiane di una intera vita, e il codice genetico che abbiamo ereditato.Dal momento che non vi è nulla di genetico nei pensieri e nelle idee filosofiche, allora queste sono quasi solamente il risultato delle nostre esperienze.Ma come possiamo anche solamente sperare di poter avere esperienza di tutta la vita, di tutto l’universo, di tutto ciò che esiste, è esistito, esisterà, o potrebbe esistere? D’altronde la nostra è una vita intrinsecamente finita e limitata.E allora come possiamo pensare di poter organizzare una filosofia universale nell’arco non solo di una vita umana, ma anche di una intera civiltà umana.La nostra non può che essere una conoscenza limitata, finita e incompleta.
L’impossibile per alcuni è possibile per altri. Il difficile per alcuni è semplice per altri. Quale è la verità?