Graziella Veri – Scienza e tecnologia
La grandezza di un uomo non si misura con i soldi e il potere… ma con la sua intelligenza: cioè saper essere sempre al pari di chi ha di fronte.
La grandezza di un uomo non si misura con i soldi e il potere… ma con la sua intelligenza: cioè saper essere sempre al pari di chi ha di fronte.
È necessario studiare approfonditamente ogni essere vivente di questo pianeta e la sua evoluzione poiché potrebbe essere al di sopra della catena alimentare in un altro pianeta.
Il concetto di progresso è un meccanismo protettivo che ci difende dai terrori del futuro.
L’incoscenza appartiene ai giovani, la saggezza agli anziani… i primi sono il presente e i secondi la memoria.
La qualità di una conoscenza, cioè quanto essa si avvicina al vero, assume importanza proprio se è prossima all’esatta descrizione della realtà e legge che osserva. Per la legge, più è esatta e più l’importanza è assoluta. Per altri che non sono la legge, l’importanza è relativa alla loro conoscenza.
Due sicurezze aveva il misero essere umano.Quella di dover morire e la certezza della maternità.Da ieri ci han tolto la più lucente.
Ho un’idea piuttosto strana della magia. La vedo nelle dure leggi della fisica, ma senza imporre alle leggi quello che so o che credo di sapere o peggio ancora quello che vorrei. La conoscenza assoluta non mi attira perché poi non c’è più spazio per l’immaginazione, che ci gira intorno cercando di dare una forma all’indistinto. Si disegna un’idea, ma nessun pensiero può cambiare quella forma, l’essere. Non chiamerei magia sottomettere una legge alle proprie aspirazioni, significa odiare la natura che non vuole assecondare i desideri tiranneggiati con la forza. Se lo facesse, non mi fiderei di questa apparenza. Una struttura non muta a casaccio sottomettendosi a chissà quale grande potere. Una formula, qualsiasi, si fonda prima di tutto sulla legge e non su un desiderio, e si svolge nel tempo, breve o lunghissima. Il risultato giusto o sbagliato dipende dallo svolgimento, e può essere solo quello che in effetti già è. Si vede quindi prima, solo se lo si vuole vedere, oppure, se si è in grado di vederlo. Mettersi a fare la guerra contro il risultato perché non piace, anzi contro la stessa legge che dice chiaramente quello che sarà e tuttavia fregandosene altamente, ha un che di nefasto. Sfidare la matematica vuol dire sfidare l’universo intero e le sue leggi, non si gioca solo contro una vita, ma proprio contro la Vita generale, e questa non è una persona, nonostante i brutali tentativi di sostituirsi ad essa.